Garantite la qualità dell'educazione!
Garantite la qualità dell'educazione!

Garantire subito un’istruzione di qualità!

L’associazione mantello delle insegnanti e degli insegnanti della Svizzera tedesca (LCH) e numerose sezioni cantonali hanno presentato oggi in una conferenza stampa a Berna il «piano d'azione per un'istruzione di qualità». Il piano d’azione contiene misure concrete contro la mancanza di insegnanti. Le sezioni cantonali adegueranno queste proposte alle situazioni locali e le faranno confluire nel processo politico tramite iniziative popolari e altre azioni. L’obiettivo resta quello di spingere i parlamenti e i dipartimenti cantonali dell’educazione a verificare e attuare realmente queste proposte.

«L’istruzione è un investimento nel futuro della Svizzera e nella sua popolazione», ha precisato oggi la presidente di LCH Dagmar Rösler di fronte ai media. «Il successo economico della Svizzera, ma anche la sua stabilità democratica, poggiano su un’istruzione solida per tutte e tutti. Le allieve e gli allievi di oggi saranno la forza lavoro specializzata e le elettrici e gli elettori di domani. Questo è il vero modello di successo svizzero.»

Al momento sempre più Cantoni colmano le lacune assumendo persone senza diploma di insegnamento. Questa soluzione di emergenza, tuttavia, non deve diventare una situazione permanente, come spiega Stefan Wittwer, direttore di Formation Berne: «Insegnare nelle scuole di livello primario e secondario è un compito importante e impegnativo. Se vogliamo garantire alle ragazze e ai ragazzi la migliore istruzione possibile, è indispensabile che il personale docente abbia la formazione adeguata.»

Con la sua iniziativa popolare cantonale, l’associazione mantello degli insegnanti argoviesi (alv) è la prima sezione cantonale a presentarsi sui blocchi di partenza. «Inizieremo a raccogliere le firme a gennaio», spiega la presidente Kathrin Scholl. «L’iniziativa ha l’obiettivo di includere l’istruzione di qualità nella Costituzione cantonale come mandato prioritario. In questo modo incaricheremo la politica di adottare finalmente misure concrete.»

Sono già previste iniziative popolari anche nei Cantoni di Berna e Zugo, mentre per altri Cantoni sono in corso accertamenti. L’associazione Insegnanti Grigioni (LERG) ha scelto ancora una volta un’altra strada: «Siamo nel mezzo della revisione della Legge scolastica», spiega il direttore Jöri Schwärzel. «Affinché il Cantone ascolti le nostre richieste, lanciamo una petizione a governo e parlamento per dare un segnale forte e far capire che l’istruzione di qualità è importante per la popolazione.»

Per contrastare la mancanza di insegnanti nelle scuole è necessario un pacchetto di misure mirate. Nel loro piano d'azione per un'istruzione di qualità, LCH e le associazioni cantonali propongono una serie di misure che dovranno poi essere adeguate alle diverse situazioni cantonali:

  • sgravare le insegnanti e gli insegnanti dai compiti amministrativi in modo che possano nuovamente concentrarsi sull’insegnamento;
  • rafforzare la posizione della maestra o del maestro di classe con risorse adeguate. Le maestre o i maestri di classe sono un importante punto di contatto tra docenti, allieve, allievi e genitori;
  • aumentare le offerte di sostegno per la promozione mirata delle allieve e degli allievi, come il team teaching, l’assistenza scolastica o la pedagogia specializzata;
  • formare classi meno numerose e ogni tanto fare lezione con solo metà classe, per ridurre il carico di lavoro del corpo insegnante e permettergli di dedicarsi un po’ ad ogni allieva ed allievo;
  • esigere che il personale non qualificato segua una formazione nell’insegnamento, offrendo un adeguato sostegno in termini economici e di tempo;
  • proporre un numero maggiore di offerte più adeguate per persone qualificate che vengono da altri settori e in particolare trovare una soluzione per la perdita di guadagno e offrire corsi di studio frequentabili anche da chi lavora;
  • offrire più posti di formazione per insegnanti; la politica deve creare le condizioni quadro per permettere alle alte scuole pedagogiche di affrontare l’aumento di iscrizioni per conseguire il diploma di insegnante;
  • offrire un sostegno migliore all’inizio della carriera professionale, accompagnare e sostenere in modo mirato il personale a inizio carriera per contrastare l’abbandono della professione;
  • armonizzare i salari e offrire salari migliori nelle fasce più basse; i Cantoni con salari troppo bassi devono migliorare le condizioni salariali, specialmente nelle fasce più basse.
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